Poteva avere conseguenze peggiori l’attentato esplosivo consumato nella notte tra sabato e domenica nel complesso residenziale di via Faggiana, perché la deflagrazione della bomba carta innescata all’ingresso di un appartamento al piano rialzato di una delle palazzine, ha sfondato la finestra situata accanto alla porta e ha provocato danni anche all’interno della stanza dove fino a pochi minuti prima si trovava la proprietaria di casa, vale a dire la madre del presunto destinatario dell’inquietante gesto intimidatorio. Quando si è verificata l’esplosione mancavano una decina di minuti alle ore 2 e la donna si era appena messa a letto: fino a quel momento era stata proprio nella stanza investita dalla deflagrazione, dove aveva guardato la televisione per tutta la serata. Insomma, l’attentatore ha rischiato di colpire anche lei.
Dopo la segnalazione al numero unico d’emergenza 112 erano intervenute le pattuglie della Squadra Volante per gli accertamenti sull’accaduto, mentre i vigili del fuoco avevano verificato che l’esplosione non aveva intaccato gli impianti, escludendo rischi per la sicurezza dei condomini. Il caso poi era passato agli investigatori della Squadra Mobile che hanno ascoltato l’uomo di 47 anni, un cuoco che vive con la madre. Non può essere che lui il destinatario di quel gesto intimidatorio, anche se non ha saputo fornire una chiave di lettura, tantomeno i sospetti sull’identità di chi ha piazzato la bomba, tantomeno sul possibile mandante.
In ogni caso chi ha agito doveva conoscerlo bene, perché sapeva che da qualche tempo si era trasferito a vivere con la madre e soprattutto conosceva la collocazione del loro appartamento all’interno di un complesso che conta tre palazzine. Tra l’altro l’ingresso dell’abitazione affaccia sul retro dell’edificio, indipendente rispetto alle scale condominiali.