Lo strafalcione nella delibera e l'ente può assumere chi delinque
19.02.2017 - 23:41
Un “non” omesso in delibera e la selezione di personale per gli incarichi professionali diventa un caso. Sì perché stando al nero su bianco, ad essere assunti dovrebbero essere, ad esempio, coloro che hanno la fedina penale macchiata da precedenti. La delibera “incriminata” è la numero 48/2017 che ha come oggetto l'approvazione di un regolamento specifico per il conferimento di contratti individuali e a tempo determinato a singoli professionisti presso il Comune di Latina. In pratica si regolamentano le modalità di contrattazione con i consulenti privati. Un regolamento che decorre con una certa scadenza, entrato in vigore nel 2008 e man mano rinnovato fino al 2016. La Giunta Comunale ha preso atto della necessità di rimettere in piedi questo regolamento ed ha stabilito dei criteri per l'assunzione di questi professionisti privati in ambito pubblico. Ed è proprio sui requisiti che succede qualcosa di strano perché, secondo il regolamento approvato, gli aspiranti consulenti tecnici del Comune devono avere, oltre al titolo di studio appropriato, anche un elenco di nefandezze inenarrabili compiute presumibilmente negli anni verso la pubblica amministrazione. Innanzitutto devono essere in possesso di un comprovato conflitto di interessi perché si considerano solo le candidature di coloro che siano “titolari di società che abbiano rapporti con il Comune di Latina”. O devono essersi resi responsabili di “gravi violazioni inerenti alla propria professione”, devono avere contestazioni con la pubblica amministrazione, o avere condanne per reati che comporterebbero l'estinzione del rapporto lavorativo. Una svista, ovviamente. Perché nel regolamento ad ogni voce ostativa per l'accesso all'incarico qualcuno ha dimenticato di scrivere “non”. Non devono avere pendenze penali, non devono aver compiuto determinati reati” e via dicendo. L'atto porta il parere di regolarità tecnica del segretario Rosa Iovinella che forse l'ha letto distrattamente.
Update: Il Comune ha inviato questa nota in mattinata
"Il Comune ha approvato il nuovo Regolamento sulle consulenze e gli incarichi esterni. E' un provvedimento importante sotto il profilo della trasparenza e dell'anticorruzione, in quanto definisce procedure chiare e condivise sull'attribuzione degli incarichi esterni. Il Regolamento contiene peraltro una novità rilevante rispetto al passato, ovvero la predisposizione di un programma delle consulenze da allegare al bilancio previsionale e programmatico. Questo programma è un provvedimento fondamentale perché in assenza dello stesso gli incarichi di consulenza esterna attribuiti sono nulli, per espressa disposizione normativa. Si ringrazia il redattore per avere evidenziato il refuso, peraltro già corretto in Giunta giovedì scorso. Sarebbe stato auspicabile fosse stato evidenziato con la medesima attenzione il fatto che il Comune di Latina non abbia mai predisposto un piano degli incarichi il che, per quanto sopra riportato, rende di fatto nulle le consulenze conferite. Questa Amministrazione si è invece astenuta dal conferire incarichi prima di avere predisposto una trasparente regolamentazione.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione