Respinto anche il ricorso al Consiglio di Stato: il ritiro della concessione da parte del Comune è legittimo
Lo stabilimento balneare Lido di Enea lascia definitivamente il tratto di spiaggia su cui ha operato dal 2007, e l'area demaniale marittima torna di diritto nelle proprietà del Comune, liberando dunque un posto per una nuova struttura da installare durante il periodo estivo sul lungomare.
A decretarlo è il Consiglio di Stato, che giovedì ha respinto il ricorso del titolare dello stabilimento sulla sentenza del Tar dell'11 gennaio scorso, con cui si legittimava il ritiro della concessione demaniale marittima da parte del Comune vista la non ottemperanza nello smontare la struttura entro il 31 ottobre, come previsto dal regolamento dell'ente.
Il fatto è riconducibile alla discussa questione della destagionalizzazione, che ha visto diversi titolari degli stabilimenti balneari contestare la non concessa possibilità di tenere le strutture installate anche dopo il 31 ottobre. Infatti, la battaglia dei titolari si è fondata sulla legge regionale che "al fine di promuovere la destagionalizzazione dell'offerta turistica e lo svolgimento di attività collaterali alla balneazione sulle aree del demanio marittimo per finalità turistiche e ricreative, l'utilizzazione delle suddette aree (...) può avere durata annuale, fatto salvo quanto previsto dall'atto di concessione".