Omicidio volontario confermato ma pena scontata. Si è concluso così il processo d'appello per Gianni Stirpe, 46 anni, di Sezze, che il 27 luglio di due anni fa, a Sezze, uccise il fratello Luciano. La pena è stata ridotta da 20 anni a 14 anni e 4 mesi di reclusione. L'imputato uccise il fratello accoltellandolo al ventre e colpendolo al collo con un'ascia. Gli avvocati Paolo Silipo e Giancarlo Vitelli attendono ora che vengano depositate le motivazioni della sentenza per valutare il ricorso in Cassazione.