Tutto è cominciato con un incidente stradale che aveva portato alla rottamazione di una macchina per eliminare le prove. Ma poi le indagini sono andate avanti e gli accertamenti si sono spostati su presunti reati ambientali. Fino a ieri mattina quando a Maenza, a conclusione di attività di controllo ambientale svolto dai militari del Nucleo Operativo Ecologico di Roma,insieme ai carabinieri del comando provinciale di Latina, veniva data esecuzione al decreto di sequestro preventivo disposto dal tribunale del capoluogo pontino, relativo al "centro raccolta veicoli fuori uso". Nell'area interessata, della superficie di circa 5000 metri quadri, i militari dell'Arma accertavano il deposito incontrollato di parti di veicoli fuori uso, la mancata pavimentazione ed impermeabilizzazione del sito nonché l'assenza di autorizzazione allo scarico delle acque reflue. L'operazione in disamina scaturisce dalla precedente attività investigativa svolta dai militari del Reparto Operativo di Latina, nell'anno 2016, a seguito della quale veniva sottoposto agli obblighi di polizia giudiziaria, il gestore della suddetta impresa, un commerciante di Maenza, indagato unitamente ad altre due persone, tra queste il conducente del veicolo, sottoposto agli arresti domiciliari, che aveva investito un' anziana donna in Sezze la sera del 12 novembre 2015, dandosi poi alla fuga senza prestare soccorso alla vittima. In particolare le indagini esperite consentivano di acclarare le responsabilità del gestore del citato centro, che aveva provveduto dolosamente a rottamare l'autovettura coinvolta nell'incidente al fine di occultare le prove del delitto.
Deposito incontrollato di mezzi fuori uso, scatta il sequestro di un'area di 5mila metri quadrati
Maenza - Gli accertamenti dei carabinieri iniziati dopo la rottamazione di una macchina coinvolta in un incidente a Sezze