Avevano programmato tutto nei minimi particolari: sapevano quale porta aprire e quale, delle due casseforti, conteneva denaro contante, una somma da capogiro. Gli specialisti dei furti avevano preso di mira la nuova sede di Latina Scalo del corriere espresso GLS, ma ancora una volta guardie giurate Securitas Metronotte e carabinieri e sono stati più veloci dei ladri, costretti a scappare mollando il bottino, circa ottantamila euro. Il piano della banda, composta almeno da sei persone tutte incappucciate, è scattato poco dopo l'una, quando gli scassinatori si sono presentati alla base logistica di via delle Industrie a bordo almeno di un'auto rubata, una Hyundai I-20 che doveva assolvere il duplice compito di portare i banditi sul posto e fungere anche da traino per scardinare le casseforti. Non è chiaro come i ladri facessero a conoscere la dislocazione degli uffici visto che i valori non erano conservati nei locali riservati all'accoglienza del pubblico. Sta di fatto che ieri notte i soliti ignoti hanno forzato la porta giusta, un accesso laterale che porta direttamente alle stanze dov'erano conservati gli incassi.


Utilizzando delle funi piuttosto spessi la banda ha legato le casseforti all'auto e così facendo le ha scardinate dalla parete. Lo stesso metodo impiegato ventiquattro prima per il tentativo di furto al supermercato Eurospin di Borgo San Donato. Anche ieri notte l'impianto antintrusione ha messo in allerta Metronotte e carabinieri che sono piombati alla sede GLS in una manciata di minuti: al loro arrivo hanno trovato la cassaforte più grande davanti alla porta di accesso laterale, mentre i ladri scappavano con l'auto sul retro del capannone.
In realtà gli scassinatori non sono andati lontano, perché la vettura è finita diritto nella canalina che delimita il confine della proprietà. Si è scoperto più tardi, cercando tracce dei ladri nei campi retrostanti, che gli scassinatori avevano fatto in tempo a portare via la seconda cassaforte, quella più piccola, e l'avevano nascosta dietro un ballone di fieno, probabilmente con l'obiettivo di andarla a recuperare in un secondo momento. È stata scovata invece dai carabinieri del comando stazione di Latina Scalo che l'hanno riconsegnata ai responsabili del corriere espresso, scoprendo appunto che dentro c'erano tutti i valori.
Gli investigatori dell'arma sono sulle tracce dei ladri, probabilmente la stessa banda che ha tentato di svuotare altre casseforti negli ultimi mesi.