Vigili urbani in "visita" ad alberghi, bed & breakfast, pensioni e case vacanza in questi giorni, per controllare la regolarità delle strutture ricettive nel versamento dell'imposta di soggiorno a Terracina. Gli uomini diretti dal Comandante Michele Orlando sono gli unici deputati ad eseguire verifiche, così come disposto dal regolamento. E infatti da qualche giorno gli agenti stanno passando al setaccio le attività e ritirando la documentazione amministrativa legata all'imposta di soggiorno. Istituita a Terracina nel 2012, applicata in quasi tutti i Comuni turistici, viene pagata dal cliente al momento del check out. Al gestore della struttura ricettiva, invece, è assegnato il ruolo di sostituto di imposta, ovvero colui che incassa l'imposta (da un euro a 2 euro a persona a seconda del livello dell'hotel, e somme forfettarie per campeggi e case vacanza) per girarla ogni mese, entro il 15 del mese successivo a quello dell'imposizione, al Comune. Particolarmente interessanti saranno le verifiche sulle case vacanza, proverbialmente difficili da individuare perché non registrate per il diffuso fenomeno dell'affitto in nero.
La polizia locale eseguirà però anche un altro tipo di controllo. Ovvero l'incrocio di dati sui numeri della ricettività. Come ad esempio il confronto tra il numero di ospiti dichiarati ufficialmente dalla struttura e quelli realmente presenti. Verranno incrociati più dati e, in questo caso, non si parla solo della sanzione per illecito amministrativo (che va da 200 a 500 euro) ma proprio di false dichiarazioni. Un reato penale. Per capire la ratio della stretta sull'imposta, abbiamo chiesto lumi all'assessore al Turismo Barbara Cerilli, considerati anche i numeri lusinghieri e in crescita degli incassi rispetto al 2016. «Non abbiamo alcun piacere a sanzionare gli operatori - spiega - anche perché l'imposta è lasciata dal turista. Ma dobbiamo assicurarci che paghino tutti e per questo invito tutti alla collaborazione. L'imposta ci consente di pagare gli oneri della Bandiera blu, di organizzare l'estate terracinese, fare manutenzione ai beni culturali. È una risorsa per il nostro turismo e dunque è di tutti».