Si chiama Elena Saputo e ha 83 anni la donna che, poco dopo la mezzanotte di ieri - domenica 20 agosto 2017 - ha perso la vita in un terribile incidente stradale registrato sulla via Nettuno-Velletri, in corrispondenza dell'incrocio con via Santa Marinella.

La donna stava facendo ritorno dalla festa di compleanno del nipote insieme al marito - G.D., di 86 anni - che era al volante di una Fiat Panda: l'uomo, per cause al vaglio dei carabinieri di Anzio, intervenuti sul posto e coordinati dal comandante della Compagnia neroniana, il capitano Lorenzo Buschittari, ha perso il controllo del veicolo ed è finito contro altre due auto che viaggiavano sulla Provinciale, una Fiat Bravo e un suv Dodge Nitro.

La salma della donna è stata traslata all'Istituto di medicina legale di Roma Tor Vergata, a disposizione del magistrato di Velletri; l'anziano marito, invece, è ricoverato in terapia intensiva all'ospedale di Anzio. La prognosi resta riservata.

Ferite, ma in modo molto più lieve, altre persone coinvolte nell'incidente.

Ancora un incidente stradale mortale lungo le strade del litorale romano. Poco dopo la mezzanotte di oggi (20 agosto 2017), sulla Nettuno-Velletri, poche centinaia di metri dopo l'incrocio con via Santa Marinella, tre auto sono rimaste coinvolte in uno scontro che è costato la vita a una anziana di 84 anni. 

In particolare, sembrerebbe che il marito 87enne della donna, che guidava una Fiat Panda al ritorno da una festa, abbia perso il controllo dell'auto, scontrandosi contro altri due veicoli, ossia una Fiat Bravo e un suv della Dodge. 

Per la donna - E. S. le sue iniziali - non c'è stato nulla da fare. Nonostante l'immediato arrivo dei soccorsi del 118 e dei vigili del fuoco, non è stato possibile salvarla. Il marito, ferito gravemente, è ora ricoverato in prognosi riservata all'ospedale di Anzio. Lievemente ferite, invece, altre persone.

I danni alle auto sono ingenti: la dinamica è al vaglio dei carabinieri della Compagnia di Anzio, intervenuti in zona e coordinati dal capitano Lorenzo Buschittari. 

di: Francesco Marzoli