Inseguito per le strade del capoluogo fino sotto casa in viale Kennedy, dove è riuscito a mettersi in salvo da quattro sconosciuti che di certo non avevano buone intenzioni e si sono lasciati dietro una scia di vetri infranti nel tentativo di mettergli le mani addosso. Il bersaglio del rocambolesco inseguimento è A.S. di 26 anni, volto noto alle forze dell'ordine per reati legati ai furti e al traffico di automobili, soprattutto suv e supercar di valore. Dei suoi aggressori invece non si sa nulla, tranne che uno, nella foga di raggiungere il giovane, si è ferito mandando in frantumi la porta a vetri del condominio dove abita il malcapitato, come testimoniano le numerose macchie di sangue lasciate sulla rampa di scale e repertate dai carabinieri per le indagini del caso.
L'episodio si è registrato nella zona delle case popolari incastonate tra viale Kennedy e via Copenaghen. Lì si è concluso l'inseguimento e si è consumato il tentativo di aggressione. Dopo la segnalazione alla centrale operativa del 112 sono intervenute le pattuglie dei carabinieri, ma non c'era più traccia degli autori dell'agguato, mentre la vittima si è trincerata dietro un muro di silenzi, limitandosi a dire di non conoscere quelle persone. Secondo la ricostruzione degli investigatori dell'Arma il ventiseienne era al volante della propria auto quando è stato affiancato da una vettura a bordo della quale viaggiavano quattro uomini che hanno cercato di fermarlo, lasciandogli capire che non avevano buone intenzioni. Il giovane, intuito il pericolo, ha affondato il piede sull'acceleratore diretto verso casa, sempre tallonato dagli sconosciuti che più volte hanno cercato di stringerlo per chiudergli la strada.

L'articolo completo in edicola con Latina Oggi (30 agosto 2017)