Primo step ieri in un deposito giudiziario dell'accertamento tecnico irripetibile sui resti del Cessna precipitato lo scorso 3 settembre a Latina nelle campagne di Pontinia. Nel tragico incidente avevano perso la vita Antonio Belcastro e Umberto Bersani. Il magistrato inquirente Simona Gentile, ha disposto un accertamento tecnico sul velivolo che dopo l'impatto aveva preso fuoco. All'esame dei resti che è iniziato ieri mattina era presente il consulente della Procura e i consulenti nominati dalle difese e dalle parti civili.
Sulla scorta dell'analisi di ieri prende sempre più piede l'ipotesi che ai comandi del velivolo, ed è una pista che sembra molto concreta non ci fosse Belcastro ma Grande. Dopo che il motore è stato sigillato sarà portato a Brescia per una ulteriore perizia in una officina specializzata. Ieri intanto è stato smontato il motore e alcuni supporti e a quanto pare è emerso che mancano i comandi del copilota. Nei giorni scorsi è stata completamente ribaltata la prima ipotesi che seguivano gli inquirenti ed è diventata una certezza in base alle testimonianze che sono state raccolte anche prima del decollo del Cessna da parte dei carabinieri della Compagnia di Latina e che hanno portato a spostare i posti nel velivolo.
Sono tre le persone iscritte sul registro degli indagati con l'accusa di omicidio colposo, un atto dovuto come è previsto sempre in questi casi, tra cui il proprietario del velivolo, un uomo residente in provincia di Alessandria e poi anche chi ha collaudato lo scorso giugno il velivolo. Non si esclude anche qualche altra iscrizione da parte del pm ma questa al momento è una ipotesi. Tra le cause che sono state prese in esame, quella di un guasto al motore che avrebbe provocato l'incidente, perdendo di potenza il velivolo si è schiantato subito dopo il decollo avvenuto qualche secondo prima. Il dramma si era consumato lo scorso 3 settembre, a poca distanza dall'Appia: l'aereo era precipitato ma chi era ai comandi era comunque riuscito ad evitare il peggio non precipitando sull'Appia che dista pochi metri. Subito era scattato l'allarme e i primi a fermarsi erano stati gli automobilisti che avevano allertato il 118 che aveva inviato le ambulanze ma anche gli elicotteri. Sia Belcastro che Bersani erano stati trasferiti in ospedale a Roma, a causa delle gravi ferite riportate ed erano poi deceduti.