L'antico Castello "Sforza Cesarini" va immediatamente messo in sicurezza e sottoposto a un restauro conservativo. È questo il contenuto di un'ordinanza firmata nella giornata di lunedì dal sindaco di Ardea, Mario Savarese, e indirizzata alla società "Rutula S.r.l.", proprietaria di quel che resta dell'antichissima Rocca.
In particolare, il primo cittadino, rivolgendosi all'amministratore della società con sede a Roma, ha ordinato il ripristino delle condizioni di sicurezza della recinzione e il restauro conservativo della struttura: tali interventi, secondo il sindaco e il dirigente dell'area Tecnica, Paolo Terribili, dovranno essere eseguiti sotto la guida di un tecnico qualificato.

I primi controlli
Già il 7 dicembre 2015, il ministero dei Beni e delle Attività culturali aveva sollecitato la società alla conservazione del bene storico-archeologico di piazza del Castello; in più, qualche mese dopo - nello specifico l'11 marzo 2016 - era stato il dirigente dell'area Tecnica del Comune di Ardea a diffidare la proprietà a intervenire per la manutenzione e la conservazione della Rocca di Ardea.
Infine, ecco un ultimo sopralluogo effettuato dalla polizia locale il 15 settembre scorso insieme a un tecnico dell'ente di via Garibaldi: in questo caso, si legge nell'ordinanza, «è stato accertato che il sito è in avanzato stato di degrado e abbandono». Inoltre, prosegue l'atto sindacale, «si evidenzia che sulla facciata frontale sono presenti alcuni recenti crolli della struttura in prossimità degli architravi delle fonometrie». Anche la recinzione prospiciente la facciata - realizzata in passato con pali di legno e rete metallica - è apparsa, durante il controllo, in stato obsoleto; inoltre, «nella parte centrale ha un'altezza tale da consentire facile intrusione da parte di ignoti».

Le conseguenze
In virtù di tutte queste considerazioni, il sindaco ha ritenuto di dover ordinare, con urgenza, la messa in sicurezza e la conservazione del bene attraverso interventi di restauro e manutenzione: questo poiché occorre tutelare un edificio che, nel corso dei secoli, è sempre stato un elemento significativo della storia del territorio.
A questo punto, la società "Rutula S.r.l." avrà quindici giorni - a partire dalla data di notifica dell'ordinanza - per ottemperare alle richieste del sindaco. Decorso tale termine - si legge nell'atto - «sarà ritenuta responsabile per ogni danno causato dal preesistente stato della struttura a persone e cose». In più, in caso di inottemperanza alle prescrizioni, l'atto sarà trasmesso all'autorità giudiziaria.