Per la seconda volta dal momento della sua istituzione, l'osservatorio per la sicurezza e la legalità del Comune di Aprilia torna a riunirsi per passare al vaglio il tema legato alla presenza degli stranieri in città. I componenti dell'organismo, presieduto da Bruno Iorillo, sono stati convocati domani alle 9.30, presso il polo Culturaprilia, per parlare della possibile presenza di un radicalismo islamico sul territorio di Aprilia.
Un tema sentito, dopo l'attacco di Marsiglia, durante il quale due ragazze francesi hanno trovato la morte per mano di Ahmed Hanachi, il 30enne che prima di radicalizzarsi in Francia aveva vissuto ad Aprilia, prima a Campoverde, dove ha svolto lavoretti saltuari, poi fino al 2014 con l'italiana che l'aveva sposato e i genitori di lei, all'interno dell'abitazione di via Guido Rossa. Il secondo caso di un terrorista di passaggio ad Aprilia, dopo quello di Anis Amri, l'attentatore di Berlino che qualche mese prima della strage fu ospite di un connazionale tunisino e della sua compagna, nell'abitazione di Campoverde. Il sindaco di Aprilia Antonio Terra, ha voluto gettare acqua sul fuoco sottolineando come al momento non esistano prove che attestino contatti tra i due terroristi, entrambi passati in città ma in periodi diversi, mentre la comunità tunisina, composta oggi da circa 140 regolari, abbia trovato in città un buon livello di integrazione.

Dettagli ora in edicola su Latina Oggi