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Botte dopo il furto da Montani Beef, la versione del ladro

Ieri l'interrogatorio della coppia accusata del colpo al bar tavola calda che si trova sulla Pontina lo scorso 13 giugno

Botte dopo il furto da Montani Beef, la versione del ladro

Ha respinto l'accusa di rapina Draga Jankovic, il 36enne di Aprilia finito in carcere con l'accusa di essere l'autore, insieme alla compagna lo scorso 13 giugno, del furto notturno presso il bar tavola calda Montani Beef al chilometro 81,3 della Pontina, finito con l'aggressione del proprietario dell'attività commerciale che aveva cercato di ostacolare la loro fuga. Nel corso dell'interrogatorio di garanzia di fronte al giudice per le indagini preliminari Pierpaolo Bortone, che aveva firmato l'ordinanza di custodia cautelare su richiesta del sostituto procuratore Valerio De Luca alla luce delle indagini dei Carabinieri, Draga Jankovic ha ammesso di essersi introdotto nel negozio, nel corso di quella notte, per portare a termine il furto, ma non per commettere la rapina. La compagna Daniela Tutoraghe di 27 anni, che per lo stesso reato era finita agli arresti domiciliari, si è avvalsa invece della facoltà di non rispondere.

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