La Curva Nord del Latina ha scelto di astenersi durante il minuto di raccoglimento disposto dalla Lega Nazionale Dilettanti prima di ogni gara del weekend del calcio italiano. Dopo i fatti accaduti all'Olimpico di Roma domenica scorsa, i tifosi nerazzurri hanno preso una posizione precisa già in settimana con un post su Facebook. Prima dell'inizio della gara tra Latina e San Teodoro, lo speaker del Francioni ha dato lettura di un brano toccante del diario di Anna Frank a cui gli ultras, di estrazione di estrema destra, hanno scelto di non partecipare in segno di protesta. Al momento del loro ingresso sugli spalti, tra l'altro, i ragazzi del collettivo di Curva Nord sono entrati sventolando una bandiera tedesca che però simboleggia ormai da tempo apparendo talvolta sugli spalti della Curva il gemellaggio con i tifosi tedeschi del Ratisbona.
Questo il comunicato apparso in settimana su Facebook a firma Curva Nord:
"A una settimana dal polverone innalzato dai media sulla questione "Anna Frank",con poche righe volevamo rendere pubblico un nostro pensiero su questa faccenda ma sopratutto spiegare la nostra posizione a riguardo del "minuto di riflessione" che tutti i campi (serie D compresa) vedranno svolgere. Partiamo dal presupposto che nel nostro "ambito" la goliardia a volte può prendere anche una piega poco gradevole,senza nasconderci dietro un dito,ma proprio a tal proposito ci chiediamo: Perché tanta indignazione verso un adesivo (poco gradevole per molti come già detto)che gira da anni in tutte le curve d'Italia,che ritrae una bambina con una maglia della Roma? Perché ora fa scalpore e due settimane fa no? Cosa è cambiato? Una società "moderna e aperta" che ci spinge ad accettare vignette raffiguranti lasagne umane tra le macerie di un terremoto,satira di poco gusto su religioni o malattie (vedi Charlie Hebdo),che vuole imporci l'integrazione,la libertà di espressione,adozioni gay ecc,ma sopratutto che considera retrogrado chiunque non sia d'accordo con questa nuova libertà di vivere,come può oggi costringerci ad indignarci per un semplice adesivo? I media, la Lega calcio,le televisioni dove sono quando si fischiano morti,inni nazionali,tragedie storiche (foibe tanto per fare un esempio) è quant'altro?i morti forse non sono tutti uguali? Ci verrebbe spontanea una risposta qualunquista e populista,così come definite voi manipolatori mediatici le risposte ovvie e scomode. In una settimana dove l'età pensionabile si è alzata a 67 anni,come è possibile che su giornali e TV si parli solo di adesivi allo stadio???? Il punto è uno solo,semplice e chiaro. Noi a questa ennesima strumentalizzazione non aderiamo. Non vogliamo essere complici di un un teatrino messo in scena sulla memoria di una bambina,senza entrare ulteriormente nello specifico del nostro pensiero. A prescindere dalla nostra idea è nostra intenzione non cadere in provocazione con atteggiamenti irrispettosi verso la memoria di qualsiasi avvenimento tragico,ma allo stesso tempo di non incentivare questa vostra "riflessione" finta e vigliacca,con l'unico scopo di mettere in ombra altre problematiche e ancor di più screditare il nostro mondo ultras. 
Nel minuto di silenzio rimarremo fuori la curva.

Alla vostra ipocrisia non parteciperemo.
La nord".