Potrebbero essere due i mezzi usati dai killer di Luca Palli. Se le indiscrezioni saranno confermate i due soggetti sarebbero arrivati in via Carroceto e in via Mazzini, luogo esatto in cui è avvenuta l'esecuzione, in sella ad un maxi scooter. Una scelta logica vista la posizione del luogo scelto per l'agguato, a quell'ora piuttosto trafficato. E se sono fuggiti in sella ad un due ruote, molto probabilmente potrebbero aver raggiunto una vettura "pulita" per la seconda parte della fuga. Il che apre a due ipotesi ulteriori. La presenza di eventuali complici o addirittura la fuga su due mezzi diversi. Si tratta di elementi che al momento non vengono confermati o negati dagli inquirenti dell'Arma. 
I carabinieri del Reparto territoriale di via Tiberio e del Nucleo investigativo del capoluogo infatti, hanno calato un velo di segretezza impenetrabile. La delicatezza del caso, d'altronde, lo impone ancora più del solito. L'esecuzione di Palli, soggetto piuttosto noto in città con precedenti legati ad armi, droga e criminalità, potrebbe rappresentare l'inizio di una escalation di violenza. Bisogna innanzitutto capire cosa abbia scatenato una reazione tanto cruenta. Gli inquirenti indagano a 360 gradi e non escludono al momento nessuna pista. Qualcuno ha deciso che Palli andava ucciso? Sembrerebbe, dato che - altre ipotesi - per l'esecuzione potrebbero essere stati chiamati sicari "da fuori". Non lo confermano ma gli investigatori stanno guardando sia al territorio romano che a quello campano. Chi ha sparato non sembra essere alle prime armi. Ha freddato la vittima a terra facendo fuoco alla testa dopo averlo ferito e fatto cadere sull'asfalto, tra due auto. Ha agito in pochi istanti e al momento non sembra che abbia esploso altri colpi mandando l'obiettivo. Non solo: l'assenza dei bossoli indica l'uso di una pistola a tamburo, un revolver. Una scelta particolare. Si tratta di armi molto precise, ma con una capacità di fuoco inferiori alle pistole semiautomatiche. Nel tamburo si hanno solo 5 o al massimo 6 pallottole. Bisogna essere sicuri, pratici, e non temere di mancare l'obiettivo. Inoltre si tratta di armi che difficilmente si inceppano e impediscano di sparare. Se un colpo non parte, si preme il grilletto e si passa alla pallottola successiva. Queste considerazioni e un identikit di almeno uno dei ricercati sono alla base delle indagini.