Il ricorso al Tar dopo la revoca della nomina a ispettore superiore di polizia locale per un agente di San Felice Circeo era già nell'aria. A fine ottobre l'atto è stato notificato all'Ente e ieri è arrivata la costituzione in giudizio del Comune, che ha deciso di rivolgersi all'avvocato Corrado De Angelis, che aveva già fornito un parere prima dell'adozione dell'atto oggi contestato.
Il vigile urbano in questione richiede l'annullamento, previa sospensiva, della determina che ha annullato in autotutela un precedente provvedimento, nonché di due decreti sindacali: uno del 21 giugno, l'altro del 18 settembre.
Secondo il responsabile della Municipale il provvedimento di nomina sarebbe stato emanato «con vizi di legittimità, con palese disparità di trattamento e privi di precetti di logica e imparzialità». Un aumento di grado che – è bene precisarlo – non comporta differenze retributive.
Il destinatario del provvedimento contesta la legittimità dello stesso e, come preannunciato dopo la notifica dell'atto, ha deciso di impugnarlo davanti ai giudici amministrativi. A decidere nel merito sarà quindi il Tar di Latina.