Quattro anni di reclusione. Questa la condanna inflitta in primo grado a un 35enne di Fondi, imputato per violenza sessuale, lesioni aggravate e minacce. I fatti risalgono a marzo di quest'anno. Secondo la tesi dell'accusa, l'uomo avrebbe incontrato una ragazza, vent'anni circa, nei pressi di via Mola Santa Maria. L'avrebbe avvicinata cercando di convincerla per un passaggio a casa. Poi, sempre secondo la tesi accusatoria, l'avrebbe afferrata cercando di spingerla in auto e quindi palpeggiata. A quel punto è intervenuto il fratello di lei, minorenne, e ne è nata una colluttazione col 35enne.
La vicenda si è conclusa con una querela sporta dai due contro l'uomo. Dapprima per le lesioni, poi, a distanza di qualche giorno, anche per la violenza sessuale. Conclude le indagini, si è aperta la fase processuale.
Ieri il giudizio di primo grado, con l'uomo - assistito dall'avvocato del foro di Latina Massimo Basile - che ha scelto di essere processato con il rito abbreviato (con sconto di un terzo della pena). Il pubblico ministero Simona Gentile al termine della requisitoria ha chiesto per il 35enne una condanna a cinque anni di reclusione. La difesa, invece, ha sostenuto l'estraneità dell'imputato rispetto ai fatti che gli sono stati contestati dalla Procura. A sostegno di questa tesi ha portato il racconto di un testimone oculare, una persona che quel giorno si trovava in zona, ed è stato depositato anche un bigliettino con numero telefonico che l'imputato e la vittima si sarebbero scambiati. Per la difesa, insomma, non ci sarebbe stata violenza.
Al termine dell'udienza, il gup Mara Mattioli ha condannato il 35enne a quattro anni di reclusione. Le motivazioni saranno depositate entro 60 giorni, poi molto probabilmente sarà presentato ricorso in Appello.