A fronte di un debito di droga di 100 euro erano arrivati a pretenderne 400, poi lo hanno costretto a impugnare una pistola e commettere una serie di rapine per restituire loro i soldi. È quello che emerge dalle indagini della Squadra Mobile di Latina sui colpi messi a segno in estate nella zona di viale Bruxelles, indagini che hanno portato stamattina all'arresto di Alessandro Lazzarini e Costantino Di Silvio entrambi di 19 anni, il primo destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari, mentre il secondo in carcere.
Secondo quanto ricostruito dalla polizia era Lazzarini a mettere a segno le rapine, dopo essersi fatto consegnare l'occorrente da Costantino Di Silvio, accusato quindi di essere il mandante oltre che l'autore dell'estorsione ai danni del coetaneo. Circostanza che ha trovato conferma con una serie di perquisizioni domiciliari che hanno permesso di trovare in casa del giovane rom non solo la pistola utilizzata per i colpi, una scacciacani replica  di una 9x21 in grado di sparare colpi a salve, ma anche gli indumenti utilizzati da Lazzarini durante gli assalti. Due le rapine contestate finora dagli inquirenti:  il colpo al distributore di carburanti di via Bruxelles del 22 agosto e quella di cinque giorni dopo al vicino centro scommesse di viale Le Corbusier.