Quando gli ispettori del lavoro sono scesi giù dalle scale di un anonimo palazzo del quartiere Isonzo, in via Boccaccio, non volevano credere a ciò che vedevano: nel garage sotterraneo c'era un call center con 14 operatrici fantasma, nel senso che nessuna di loro aveva un contratto regolare. La squadra ispettiva ha controllato tutti i registri presenze e i documenti presenti in sede ed è risultato che il 100% delle lavoratrici era in nero. Il garage risulta essere la sede legale della Bioservice srl, un'impresa che ha tra le sue attività anche quella di servizi per la comunicazione e dunque call center. L'amministratore, raggiunto telefonicamente a Roma, sarà denunciato per violazione delle leggi sul lavoro e sulla sicurezza visti i locali utilizzati come ufficio. La Bioservice ha anche altre due sedi sociali in provincia di Roma dove sono stati estesi i controlli e risulta che lì ci sono lavoratori con contratto di categoria. La sede di Latina è stata chiusa ma fino a questa mattina, cioè fino all'avvio dell'ispezione, eseguiva servizi per conto di importanti società nazionale di cui non sono state fornite le generalità. Le operatrici sono state sentite a verbale dagli ispettori. Il caso sarebbe esploso in seguito alla segnalazione di alcuni vicini che avevano notato il via vai nello scantinato del palazzo. La società dovrà altresì rispondere dell'uso del garage come ufficio per call center.
Il fatto
Call center in un garage: 14 lavoratrici tutte in nero. Chiusa la sede
Latina - Denunciato l'amministratore dopo il sopralluogo degli ispettori del lavoro in via Boccaccio