Si è concluso dopo 10 anni con un non luogo a procedere per intervenuta prescrizione, il lungo processo a carico di un assicuratore di Fondi, accusato di aver evaso imposte per oltre 103 mila euro su un fatturato di quasi 7 milioni di euro.

Giovedì scorso la pronuncia del giudice Zampi del tribunale di Latina, che ha dichiarato davanti all'avvocato difensore, il legale Arcangelo Peppe, di non doversi procedere per l'intervenuta estinzione del reato. Era comunque dalla difesa stata chiesta l'assoluzione per l'uomo.
La vicenda a carico di D.G., professione assicuratore, è iniziata nel 2012 quando durante alcuni controlli ad un'agenzia assicurativa più grande, gli inquirenti hanno riscontrato delle anomalie sulle sue dichiarazioni dei redditi, e gli hanno contestato una grossa evasione di imposte sui redditi e di Iva, risalenti agli anni 2007 e 2008.

Cifre importanti: secondo l'accusa il professionista aveva omesso di dichiarare al fisco ricavi per circa 7 milioni di euro, evadendo dunque su questo importo somme per un ammontare superiore a 103.291 euro, soglia oltre la quale, per norma di legge, scatta il reato penale. Per il fondano è iniziato il lungo processo, che si è svolto negli anni ascoltando testimoni e rimettendo in fila le cifre incassate attraverso le polizze. Poi, tra un rinvio e un altro, si è finiti alla sentenza di ieri, con la prescrizione già intervenuta perché superati i sette anni e mezzo. Il pubblico ministero Iorio, infatti, non è entrato nel merito della requisitoria così come il giudice non si è pronunciato nel merito dei fatti contestati. Il reato è stato considerato estinto. Dunque l'assicuratore è stato prosciolto.D.R.