Nel corso della serata di ieri, 19 marzo 2018, un detenuto ha tentato il suicidio all'interno del carcere di Velletri. Il fatto è avvenuto nel bagno a servizio di una cella e ad accorgersi dell'accaduto è stato il compagno di cella dell'uomo che, senza pensarci due volte, ha suonato il campanello di chiamata, chiedendo l'intervento dell'agente di sezione della polizia penitenziaria.

A darne notizia sono stati i sindacalisti dell'Ugl polizia penitenziaria, Carmine Olanda e Ciro Borrelli.

In particolare, l'agente in questione ha chiamato un suo collega e, insieme, hanno aperto la porta del bagno - bloccata dall'interno - salvando l'uomo e affidandolo alle cure dei sanitari.

«Ci congratuliamo con tutti gli operatori del penitenziario di Velletri - hanno concluso - che in quel momento hanno saputo mettere in moto con tempestività la macchina del soccorso, ma non tolleriamo in nessun modo che il detenuto deve essere sottoposto a sorveglianza vista dalla sola polizia penitenziaria, costringendo gli agenti ad alternarsi in mezzo alle correnti fredde in un corridoio. Abbiamo chiesto più volte di adibire una camera detentiva munita di telecamera con dei monitor installati sia nell'ufficio della polizia penitenziaria che nel locale infermeria, ma a tutt'oggi non abbiamo ricevuto nessuna risposta».