Il danno complessivo accertato è di almeno quattro milioni di euro. E' il «bottino» dell'energia elettrica rubata in provincia di Latina negli ultimi sei mesi. In alcuni casi la cifra arriva a centomila euro per cinque supermercati del capoluogo, oppure c'è un ristorante della zona di Monti Lepini che ha in bolletta secondo le verifiche dell'Enel ha un ammanco di 33mila euro. In Procura a Latina continuano ad arrivare denunce per questo reato e la media negli ultimi mesi è altissima. I conti infatti non tornano. L'Enel e i gestori dell'energia elettrica controllano e quasi sempre ormai segnalano dei consumi anomali, fin troppo bassi per una attività commerciale, si pensi ad un supermercato con i banchi frigo, oppure ad una azienda agricola con le serre che grazie alla manomissione del contatore risparmiano tra il 50% e il 70%.
Sono oltre trecento le persone denunciate a piede libero per furto aggravato. Non ci sono soltanto i privati ma anche legali rappresentanti di aziende, società nel settore della ristorazione e della distribuzione alimentare e poi anche alcune società sportive dilettantistiche.  Le modalità come hanno accertato in Procura, per aggirare la bolletta e abbassare i consumi sono diverse: da quello della calamita a quello dei cosidetti ponticelli interni al contatore, grazie a questo stratagemma è stata ridotta la rendicontazione dei consumi.