Primo vero weekend turistico, torna il fai da te dei camper in zona porto, con strascichi di degrado per l'assenza di servizi adeguati. In questo giorno di Pasqua, e probabilmente anche per domani che è pasquetta, tornano le immagini di un turismo male organizzato dal Comune, che esaspera gli animi. Quello che si può definire un degrado obbligato, dal momento che i mezzi a quattroruote arrivano ma non trovano un'area attrezzata e non trovano nessuno a cui chiedere dove andare, cosa fare, a chi rivolgersi. Solo stando a ciò che si vede, appare chiaro che non è possibile fare una corretta raccolta differenziata: le buste dell'immondizia, probabilmente per la completa assenza di cestini e contenitori, finite in sacchetti generici che vengono lasciati nelle aiuole e, quasi prudentemente, appese agli alberi per evitare che ci arrivino i gatti. Gatti che, insieme ai gabbiani, ci arrivano eccome.  

La solita, vecchia storia: un turismo fai da te, in un'area di sosta mai ufficialmente adibita a camper ma che di fatto lo è da anni anche nei database dei camperisti. Si badi: i camperisti hanno tutto il diritto di venire a visitare la città di Terracina. E di cercare un'area di sosta. Questa di piazzale Stella Polare, è la più conosciuta ma in realtà non presenta alcun servizio di quelli previsti dal regolamento regionale. A rigor di logica, dovrebbero scattare i controlli. Che però non ci sono. Un'area camper dovrebbe fornire rifornimento di acqua potabile, discarico delle acque reflue, un efficiente servizio di raccolta differenziata dei rifiuti. Nel Comune della differenziata al 75%, invece, nei weekend chi viene in camper fa come vuole. Peggio, appende l'immondizia agli alberi.  Dovrebbe esserci anche attrezzatura per la pevenzione degli incendi. 

E' naturale che un'area di tal fatta fa gola a chi, con soli 12 euro per un'intera giornata, può sostare a due passi dal mare, dai ristoranti di pesce, dai bar e dal centro. Comodissimo. A due soldi. Nonostante vi siano in città strutture per la sosta camper, una delle quali a Borgo Hermada: privati imprenditori che hanno investito per fare tutto a regola d'arte. E rispettare le regole. Invece in pieno centro, tra un'area archeologica e il mare, regna, anche quest'anno, l'anarchia. 

Ma i residenti già in passato hanno protestato con l'amministrazione comunale