Ha scelto la strada del silenzio e si è avvalsa della facoltà di non rispondere davanti alle contestazioni del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Pierpaolo Bortone, la donna originaria della provincia di Napoli, arrestata nei giorni scorsi dalla polizia postale nell'ambito di una inchiesta condotta dal pubblico ministero Giuseppe Miliano che riguarda il  riciclaggio di una serie di assegni. Il quadro investigativo ha portato alla contestazione di episodi di natura seriale avvenuti oltre che nel capoluogo pontino anche in altre città di Italia che hanno visto in prima linea sempre la donna che ha utilizzato un modus operandi ben preciso per riuscire a mettersi in tasca una consistente somma di denaro. Il magistrato inquirente ha contestato prima di tutto la fabbricazione e la falsificazione di documenti falsi, un sistema grazie al quale l'indagata riusciva ad aprire alcuni conti correnti postali presentando una carta di identità che a seconda delle circostanze poteva anche cambiare e in un secondo momento incassava il denaro portando allo sportello dell'ufficio postale dei titoli di credito intestati ad altre persone