Cinque anni di battaglia legale e oggi la parola fine da parte del Consiglio di Stato che, respingendo i ricorsi presentati dalla Cave Lepine ha detto che la cava di calcare a Monte Maiuro non si può fare.
L'organo di appello della Giustizia amministrativa ha confermato quanto disposto dal Tar Lazio che chiamato ad esprimersi nel 2013, aveva accolto il ricorso del Comune di Cori, rappresentato dall'avvocato Pasquale Lattari, annullando la determina della Regione che dava l'ok, dopo la valutazione del progetto, all'attività estrattiva.
"La battaglia delle battaglie - afferma il sindaco di Cori Mauro De Lillis - è vinta. Una battaglia legale e politica in difesa del nostro territorio, che peraltro ha già dato in questo senso con una cava ancora attiva e altre ormai dismesse. Si tratta di una sentenza che rispetta l'identità di questo territorio e che dà ragione alle motivazioni che il Comune di Cori ha sostenuto in questi lunghi anni a tutela della bellezza di un ambiente che così non sarà deturpato come invece rischiava di essere".