La droga era destinata a essere consumata durante un addio al celibato di un amico e l'ingente somma di denaro di cui sono stati trovati in possesso (un migliaio di euro) serviva anch'essa ai festeggiamenti, per pagare hotel, donne e «intrattenimenti ulteriori». Queste le giustificazioni fornite da due dei quattro giovani arrestati dai carabinieri di Itri durante un controllo perché trovati in possesso di cocaina, marijuana e hashish. A seguito dell'udienza di convalida, il gip ha convalidato gli arresti per tre di loro - M.L., D.B.R., D.M.E le loro iniziali -, nei confronti dei quali sono stati disposti i domiciliari. Scagionato invece B.M.I.: per il giudice non sussistono gravi indizi di colpevolezza.
L'arresto è scattato il 5 maggio. I carabinieri hanno seguito l'auto su cui viaggiavano i quattro (B.M.I. è entrato in un secondo momento) notando movimenti sospetti. A quel punto, dopo poco, hanno deciso di bloccare e perquisire la Fiat Panda. Così hanno trovato 25 dosi di marijuana (20,3 grammi) occultate nel porta fusibili nel cofano motore della vettura, cinque dosi di hashish (9,2 grammi) occultate nel parasole e 12,5 grammi di cocaina nascosti all'estremità delle barre della cappotta esterna dell'utilitaria. Tutto è stato sequestrato e per i quattro è scattato l'arresto per detenzione ai fini di spaccio.
Ieri la pronuncia del gip Vittoria Sodani, che ha convalidato per tre di loro - difesi dall'avvocato Giulio Mastrobattista - l'arresto disponendo i domiciliari. Scagionato invece il quarto. La giustificazione fornita, ossia quella di voler utilizzare con altri lo stupefacente all'addio al celibato, evidentemente non ha retto. Il giudice sottolinea infatti che ricorrono le esigenze cautelari per evitare che i tre commettano reati simili, ma anche in considerazione della quantità di stupefacente rinvenuta e le modalità con cui lo stesso è stato acquistato, confezionato e occultato.