Cerca

Il processo

Omicidio al Felix, nuovo racconto in aula di un testimone

Ieri l'audizione davanti ai giudici della Corte d'Assise del Tribunale di Latina

Omicidio al Felix, nuovo racconto in aula di un testimone

Nuova udienza ieri in Corte d'Assise a Latina per il processo dell'omicidio avvenuto nel settembre del 2016 nella discoteca Felix di Latina. In aula davanti al pm Luigia Spinelli è stato ascoltato un testimone, un uomo di origine romena che ha ricostruito i fatti e ha sottolineato che ha visto sia l'imputato accusato di omicidio volontario che l'imputato mentre parlavano e poi ha visto che la vittima sferrava alcuni colpi proprio all'imputato. Alla fine il processo è stato rinviato al 20 luglio ma quasi di sicuro non è prevista la discussione con la relativa sentenza per gli imputati.  Sul banco con l'accusa di omicidio volontario c'è Gheorghe Tirim, 37 anni, residente a Sezze, di nazionalità romena, considerato dagli investigatori della Squadra Mobile che avevano condotto le indagini e dal pubblico ministero titolare dell'inchiesta Luigia Spinelli, l'autore dell'omicidio culminato al termine di una discussione molto animata avvenuta nel locale in occasione di un party. L'imputato - secondo la ricostruzione degli inquirenti - ha ucciso a coltellate al termine di una rissa un connazionale: Marius Arinei. L'omicidio è avvenuto all' interno del locale per futili motivi: non è escluso una avances di troppo nei confronti di una ragazza da parte della vittima in occasione del party. Quando gli animi si erano accesi e sembrava tutto chiarito tra la vittima e i connazionali che erano nel locale, in un secondo momento l'atmosfera è tornata nuovamente pesante. In base alla ricostruzione degli inquirenti, dopo aver dato uno spintone a Tirim, la vittima è stata colpita da un pugno finendo a terra ed è morta per una coltellata sferrata alla coscia da parte di Tirim. E' questa la ricostruzione che ha sempre sostenuto l'accusa e il pm Luigia Spinelli.
L'inchiesta era stata condotta dagli agenti della Squadra Mobile che avevano fermato a Sezze i due romeni. Entro la fine dell'anno è prevista la sentenza del processo.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione