La "montagna" di sigarette sequestrate durante l'arresto dell'avvocato Ugo Pernigotti è svanita nel nulla, trafugata dai ladri che, ieri notte, hanno svaligiato la cantina di proprietà del legale situata nel piano interrato della palazzina di piazza Roma dove abita e svolte la professione. Un colpo di scena che arricchisce una storia preceduta da una serie episodi misteriosi.
Se fosse legittimo immaginare che il professionista non si dedicasse in prima persona alla commissione dei furti, ma fornisse la base logistica per una banda di professionisti dello scasso, l'episodio di ieri notte sembra fornire la conferma ai sospetti degli investigatori. Insomma, i sospetti dei carabinieri non possono che convergere sulla rete di complici di cui Pernigotti poteva avvalersi. E su questo stanno lavorando gli investigatori, senza escludere l'eventualità che a compiere materialmente il furto non debbano essere stati per forza i ladri legati al professionista, ma è altrettanto possibile che abbiano mandato in avanscoperta qualcuno al posto loro.