I tutor che controllano la velocità sulle autostrade italiane sono stati disattivati. E' l'effetto della sentenza o meglio di una vera e propria battaglia legale che aveva coinvolto anche una azienda pontina che aveva ottenuto ragione in Corte d'Appello a Roma.
A breve entro un mese i sistemi saranno cambiati da un nuovo dispositivo: le telecamere prenderanno le targhe di tutte le auto che transiteranno sotto i loro obiettivi e passeranno le relartive info ad un portale, che registrerà i dati e farà scattare l'eventuale multa La rimozione non è altro che l'effetto della sentenza dello scorso 10 aprile scorso fra la società Autostrade per l'Italia e la Craft, l'azienda toscana che rivendica i diritti sul brevetto e tra le persone coinvolte e che alla fine ha vinto la battaglia c'è anche un uomo di Latina.
Il contenzioso era iniziato nel 2006, tra il principale gestore della rete autostradale e la Craft, una piccola azienda fondata da un ex tecnico della Galileo, Romolo Donnini. La Craft a sua volta aveva depositato il brevetto del sistema Sicv denominato anche Tutor, insieme alla Mpa Group srl di Latina, di Alessandro Patanè. Da quanto sono comparsi 10 anni fa sulle strade, i tutor hanno ridotto infatti del 70% il numero dei morti negli incidenti stradali e l'Associazione sostenitori Polstrada avverte che solo nell'ultimo weekend «si sono contate 27 vittime sulle strade», il record del 2018.