Nelle scorse ore, sia ad Ardea che a Pomezia, i rispettivi vertici delle amministrazioni comunali - ossia il sindaco Mario Savarese e il commissario straordinario Raffaela Moscarella - hanno firmato due distinte ordinanze recanti i divieti di balneazione permanenti per l'estate 2018.
In particolare, si tratta delle aree che si trovano nelle vicinanze dei fossi che sfociano nel mar Tirreno all'interno delle spiagge che ricadono nei territori comunali in questione.
E se, a Pomezia, le aree dove sono in vigore i divieti risultano poco estese, per Ardea non si può fare il medesimo discorso.
Andiamo, però, con ordine.
A Pomezia, volgendo le spalle al mare, non si potrà fare il bagno entro 250 metri a sinistra e a destra del fosso di Pratica di Mare, ma anche entro la stessa distanza rispetto al fosso della Crocetta e al fosso dell'Orfeo ed entro 250 metri a sinistra del Rio Torto.
Ad Ardea, invece, risulta vietato fare il bagno - sempre spalle al mare - dal confine con il Comune di Pomezia fino a 1.250 metri a destra della foce del Rio Torto. Stesso discorso è valido da 200 metri a sinistra della foce del Rio Grande fino a 1.500 metri a destra della foce del medesimo corso d'acqua. Per quanto riguarda l'area della foce del Canale Biffi, i divieti riguardano l'area entro i 200 metri a sinistra del fosso e i 150 metri a destra dello stesso.
Ancora niente bagni entro i 150 metri a destra e a sinistra della foce del fosso del Diavolo, ma anche entro i 200 metri a sinistra e i 100 metri a destra della foce del fosso della Caffarella.
Chiaramente, questi divieti potrebbero cessare o essere modificati in caso di analisi effettuate dall'Arpa che dimostrino la scomparsa dei fenomeni di inquinamento marino.