Dal prossimo 15 giugno e fino al 15 settembre 2018, a Priverno sarà vietato vendere (e quindi consumare) alcolici e bevande analcoliche in bottiglia o in lattina all'aperto. E' questo il sunto dell'ordinanza emessa dal sindaco Anna Maria Bilancia per la tutela del decoro pubblico, ma anche della sicurezza, per l'estate ormai alle porte. Una decisione ritenuta obbligata visto il proliferare nei parchi e nelle altre zone di aggregazione pubblica, di cumuli di lattine e bottiglie lasciati poggiati dopo nottate di bagordi o anche dopo pomeriggi al parco, per semplice inciviltà. A dire il vero, l'ordinanza è rivolta ai «titolari o gestori di attività di somministrazione di alimenti e bevande (ristoranti – bar - pub ecc.), di attività commerciali per la vendita dei prodotti alimentari, in sede fissa e su aree pubbliche e di attività artigianali con vendita di beni alimentari di produzione propria e non, che operano nel territorio del comune di Priverno di vendere, somministrare o cedere a terzi, a qualsiasi titolo, le bevande ed alcolici in contenitori (bottiglie, bicchieri, ecc…) di vetro e di latta, fuori dai locali, sulle aree pubbliche e su aree private ad uso pubblico. Gli stessi commercianti avranno l'obbligo di posizionare idonei contenitori per il deposito di bicchieri di plastica ed altro, che non dovranno essere abbandonati sul suolo pubblico o aperto al pubblico». Allo stesso modo, prima della chiusura serale dell'attività, dovranno effettuare un'accurata pulizia degli spazi antistanti alle aree utilizzate per gli allestimenti esterni con tavoli e sedie, rispettando le regole per i rifiuti della raccolta la differenziata. Lo scopo, come detto, è quello di indirizzare comportamenti corretti da parte della clientela visto che la stessa ordinanza obbliga i titolari di tali attività ad attivare le Forze di Polizia al fine di allontanare ed isolare clienti molesti, ubriachi e minorenni che chiedono da bere nonostante i divieti. La somministrazione di bevande e alcolici in contenitori e bicchieri di vetro resta consentita esclusivamente all'interno dei propri locali e pertinenze autorizzati. La violazione potrebbe costare ai titolari delle attività, sanzioni dai 50 ai 500 euro fino anche all'immediata sospensione dell'attività da 3 a 20 giorni.