Il fatto
19.06.2018 - 18:35
Aspettare un figlio era diventata una colpa quasi da subito. Troppe visite mediche, troppe richieste di soldi. Lui, un 43enne di Terracina, non lo sopportava e per questo picchiava la compagna ferocemente. A mettere fine all'incubo, La squadra Volante del commissariato di Polizia, che il 18 giugno scorso è intervenuta per fermare la furia di C.F., intento a picchiare la compagna alla guida dell'auto. Ad allertare gli agenti, che erano in servizio di controllo, alcuni passanti. L'auto è stata fermata e i due portati in commissariato.
La ragazza ha rilasciato una dettagliata e forse liberatoria confessione delle angherie e maltrattamenti che aveva subito nel corso del tempo. Infatti, già dalla fine dello scorso anno, allorquando erano iniziate le difficoltà economiche della famiglia, a causa dello stato di gravidanza della giovane, il compagno aveva iniziato ad accusarla di pretendere troppi soldi per le visite mediche ed aveva iniziato a maltrattarla. In particolare, la donna ha menzionato due episodi in cui l'uomo, diventato una furia, l'ha picchiata; il primo perché in preda ai fumi dell'alcol, il secondo per presunti motivi di gelosia. La donna ha anche raccontto che il pestaggio in auto avvenuto ieri era stato determinato ancora una volta da questioni economiche riguardanti una particolare visita medica alla quale la donna, ormai al settimo mese di gravidanza, doveva sottoporsi. La richiesta di ulteriore denaro ha fatto imbestialire il 43enne, che con una reazione inaudita ha cominciato a colpire la compagna ripetutamente e soltanto l'intervento degli agenti della volante permetteva di evitare conseguenze più gravi. La donna, condotta presso l'ospedale di Terracina per le cure del caso, è stata riscontrata affetta da diverse contusioni al volto e sul corpo.
L'uomo, identificato per C.F. di anni 43, dopo gli accertamenti di rito è stato tratto in arresto per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, aggravati dall'aver agito nei confronti di una donna incinta, ed associato in regime di arresti domiciliari in attesa del giudizio di convalida che si terrà domani 20 giugno.
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