La copertura in amianto dei tre capannoni in disuso che si trovano in via Palmolive, a Padiglione, va immediatamente rimossa. È questo quanto ha disposto il sindaco di Anzio, Candido De Angelis, con una ordinanza indirizzata al curatore fallimentare della ditta proprietaria e che prevede l'eliminazione dell'eternit presente nei fabbricati entro dieci giorni dalla notifica del provvedimento.

L'atto firmato da De Angelis prende le mosse da alcuni accertamenti effettuati nel gennaio 2016, quando la Sezione navale della Guardia di finanza ha chiesto alla Asl di zona di effettuare dei sopralluoghi, poi avvenuti nel mese di febbraio proprio all'interno dei capannoni fatiscenti.
Da quei controlli emerse la presenza di fibre d'amianto nei campioni prelevati in ognuno dei capannoni: in due di questi, è stato evidenziato del crisotilo, mentre in un terzo sia crisotilo che crocidolite. «La valutazione dello stato di conservazione dei capannoni mediante lo specifico algoritmo Amleto, in uso nella Regione Lazio - si legge nell'ordinanza -, per la determinazione dello stato di usura del materiale di copertura e conseguenti rischi di esposizione alle polveri d'amianto da parte della popolazione, ha fornito il seguente risultato: ‘Zona C - Rimuovere il prima possibile'».

A margine di queste considerazioni, l'otto maggio dell'anno scorso partì l'ordinanza per la bonifica dei luoghi, inviata a una società che agli atti risultava proprietaria dell'area. In realtà, però, una sentenza del Tribunale di Velletri prima e della Corte d'Appello poi stabilirono la nullità e l'inefficacia dell'atto d'acquisto dei capannoni, rimasti nelle mani del fallimento della ditta in questione. A questo punto, il sindaco ha rinnovato l'ordinanza, chiedendo la rimozione dell'amianto, ma anche il campionamento dei tanti rifiuti presenti nel sito, a cui dovrà seguire l'immediata rimozione. Infine, dovrà essere ripristinata la recinzione dell'area.