Dopo il fascicolo d'indagine aperto dalla Procura militare di Roma per fare luce sugli atroci crimini compiuti fra le province di Latina e Frosinone durante la seconda guerra mondiale - comunemente conosciuti come le "Marocchinate" -, adesso è il Parlamento italiano che vuole puntare i fari sugli orribili delitti compiuti dai soldati africani dell'esercito francese nel 1944.

Grazie all'esposto presentato da Emiliano Ciotti, presidente dell'associazione "Vittime marocchinate di goumiers" onlus di Sabaudia, il caso delle Marocchinate è arrivato sia a Palazzo Madama che a Montecitorio, con tre parlamentari della Lega che hanno accolto favorevolmente la proposta legata all'istituzione di una commissione d'inchiesta proprio per approfondire i crimini di guerra e per riconoscere le responsabilità della Francia relativamente a quanto compiuto dal suo esercito durante la guerra.

A promuovere la richiesta di istituzione della commissione sono il senatore Gianfranco Rufa e i deputati Francesco Zicchieri (di Terracina, ndr) e Francesca Gerardi, che hanno deciso di "sposare" l'iniziativa di Ciotti volta a ridare dignità a tutte le donne, i bambini, gli uomini e le famiglie che hanno subito delle atrocità così grandi da lasciare ferite aperte ancora oggi, a distanza di 74 anni da quegli eventi così bui.

«Voglio dire grazie alla Lega - ha scritto Emiliano Ciotti sulla propria pagina Facebook, riferendo dell'incontro avuto nelle scorse ore con i parlamentari leghisti -, che con i suoi rappresentanti, proprio di quelle terre, chiederà a gran voce giustizia per tutte le donne e gli uomini che hanno subito violenze inaudite da parte delle truppe coloniali francesi».

Ricordiamo che Ciotti, per il tramite dell'avvocato Luciano Randazzo di Roma, aveva chiesto di riaprire il caso delle Marocchinate, praticamente mai affrontato realmente, sollecitando le Procure della Repubblica di Latina e di Frosinone - cioè i territori martoriati da quella terribile piaga - e quella militare di Roma a procedere nei confronti di eventuali militari superstiti - appartenenti alla categoria dei cosiddetti goumiers - "per reati contro l'umanità" e per "crimini di guerra", chiedendo anche di inviare l'esposto anche alla Corte europea dei diritti dell'uomo, "al fine di valutare se sussistano reati specifici nei confronti dello Stato francese".