Servono altre strutture per ospitare i migranti.
Potrebbe essere sintetizzata così la decisione della Prefettura di Roma di emettere un nuovo bando di gara per affidare il servizio di accoglienza di ben 5.573 richiedenti asilo fra la Capitale (in misura residuale rispetto al resto del territori) e il suo hinterland (a eccezione dei Comuni di Anticoli Corrado, Ariccia, Castelnuovo di Porto, Roviano e Tolfa).
In particolare, da Palazzo Valentini hanno stanziato quasi 14 milioni di euro per i 1.087 posti di Roma e oltre 57 milioni per i 4.486 posti dislocati nella provincia: di fatto, dunque, entro i primi giorni di settembre anche dei papabili gestori di centri d'accoglienza provenienti da Nettuno, Anzio, Ardea, Pomezia, Velletri, Lariano e Artena - per restare nell'ambito di nostro interesse - potrebbero presentare la propria offerta, rispondendo al bando della Prefettura.
Ricordiamo che i primi cinque Comuni citati possono ospitare fino a 300 richiedenti asilo, mentre gli ultimi due - più piccoli in termini di abitanti - possono ricevere massimo 200 migranti.
«I servizi e le forniture oggetto del presente affidamento sono distinti come di seguito indicato - si legge nel bando -: fornitura dei servizi di gestione amministrativa - assistenza generica alla persona - e assistenza sanitaria; fornitura e distribuzione dei pasti; servizio di pulizia e igiene ambientale; fornitura e distribuzione di beni (effetti letterecci, vestiario, kit per l'igiene, pocket money, etc)».
Chiaramente, una volta ricevute le diverse offerte, la Prefettura «si riserva la facoltà di verificare, preventivamente all'affidamento del servizio, l'idoneità delle strutture proposte». Infatti, non tutte le location proposte (fra alberghi, residence, case private o altro) vengono ritenute idonee: basti pensare ai recenti casi di Anzio (un albergo di Lavinio), Ardea (una villa a Tor San Lorenzo) e Nettuno (una villa alla Verdiana), quando vennero scartate le proposte per la mancanza dei requisiti necessari all'apertura dei centri d'accoglienza.
Chiaramente, per assegnare i migranti sarà anche presa in considerazione la capacità d'accoglienza, in virtù dei centri già aperti: ricordiamo, a tal proposito, che ne esistono alcuni a Nettuno, Anzio, Pomezia e Velletri, mentre ad Ardea, Lariano e Artena non ci sono strutture attive.