Lo hanno sorpreso a Sperlonga a cedere una dose di hashish a un ragazzino non ancora maggiorenne, ma poi, estendendo gli accertamenti ed esaminando anche lo smartphone, i carabinieri hanno scoperto che il "giro" del giovane pusher era di gran lunga più ampio. Su WhatsApp sono state trovate diverse chat con i clienti e per il ragazzo, classe 1997, è scattato l'arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti aggravata dal fatto che la cessione sia stata nei confronti di un minorenne.
A eseguire i controlli sono stati i carabinieri della Stazione, guidati dal maresciallo Salvatore Capasso e diretti dal capitano Margherita Anzini, alla guida quest'ultima della Compagnia di Terracina. Il ragazzo, B.P. le sue iniziali, è stato bloccato nei pressi di uno stabilimento balneare poco dopo aver ceduto a un minorenne, questi classe 2000, una dose (1,5 grammi) di sostanza stupefacente del tipo hashish. I militari dell'Arma, a quel punto, hanno esteso i controlli e hanno rinvenuto e sequestrato pure 1,33 grammi di hashish e 0,2 grammi di cocaina. A finire "sotto chiave", pure 530 euro trovati nella disponibilità del ragazzo e ritenuti provento di spaccio, nonché un telefono cellulare.
È proprio analizzando lo smartphone che sono emersi ulteriori dettagli. All'interno dell'applicazione di messaggistica WhatsApp, infatti, sono state scoperte diverse chat con quelli che pare siano dei "clienti" dell'attività di spaccio. Molti di questi tra l'altro minorenni (alcuni del comprensorio fondano) come l'acquirente sorpreso mercoledì, per il quale è partita la segnalazione in Prefettura.
Per il venditore è scattato l'arresto e lo stesso è stato ristretto ai domiciliari in attesa dell'udienza di convalida. L'attività investigativa probabilmente andrà avanti per fare luce anche sui canali di approvvigionamento della sostanza stupefacente.
Cronaca
Sperlonga, spaccio 2.0: su WhatsApp le chat con i clienti
Sperlonga - A finire nei guai un giovane sorpreso dai carabinieri a cedere hashish a un minorenne