Strade in condizioni spesso tutt'altro che ottimali, discariche, prostitute e anche un campo nomadi. È la situazione dell'area industriale di Mazzocchio, nel Comune di Pontinia. Ma di chi è la competenza? È un'incognita a quanto pare, tanto che martedì ci sarà una riunione nella sede del Consorzio industriale proprio per parlare della classificazione delle infrastrutture stradali e della loro pertinenza.
L'Ente, con una nota firmata dal presidente Cosimo Perduto e dal direttore generale Lorenzo Mangiapelo, nei giorni scorsi ha scritto al Comune di Pontinia, alla Provincia di Latina e alla Prefettura per mettere le cose in chiaro. «Questo Consorzio non può gestire infrastrutture stradali», che devono essere classificate nella rispettiva categoria di appartenenza. E ancora: «L'Ente non ha alcun potere ispettivo di vigilanza e di tutela del territorio, dell'ambiente e del buon costume sociale; a tal proposito, al fine di definire celermente la classificazione delle infrastrutture stradali e quindi la loro pertinenza, è convocata una riunione operativa per martedì 4 settembre alle 16». In quell'occasione, - si specifica - verranno analizzati la rete stradale, le competenze attuali e i tratti ancora da classificare. Sarà richiesto anche un commissario ad acta per cercare di accelerare sulle procedure, il quale - ipotizzano dal Consorzio industriale - «potrà prevedere la chiusura delle infrastrutture non classificate». Di problemi da risolvere, al netto della burocrazia, ce ne sono tantissimi. Non solo le ben note discariche a cielo aperto, che rappresentano un potenziale pericolo anche per i cittadini. A Mazzocchio - denuncia il Consorzio - c'è «un campo nomadi nel parcheggio limitrofo alla Secondaria A4. Nella stessa zona è altresì presente un diffuso fenomeno di prostituzione». E vengono allegate delle foto a testimonianza. «Pertanto - concludono - si chiede cortesemente alle forze di polizia di intervenire per tutelare l'ambiente, le infrastrutture, il decoro sociale e il buon costume».