Una doppia denuncia a piede libero è stata mossa nei giorni scorsi dai carabinieri di Maenza a due persone colte in flagranza di reato a tagliare legna in montagna privi di autorizzazione. L'operazione è stata il frutto di un'intensa attività svolta dai militari della locale Stazione, che hanno notato uno strano transito di mezzi carichi di legname in una zona come la "Vaccara", che tra strade sotto sequestro e altre chiuse per ordinanza dovrebbe aver un flusso ben minore. Dopo attente osservazioni e cartografie alla mano, si sono accorti che le asportazioni di legname avvenivano all'interno di terreni che non erano di proprietà dei soggetti operanti e che, soprattutto, i legittimi proprietari non ne erano a conoscenza. Per questo hanno deciso di intervenire e, così come stabilito dal pubblico ministero Simona Gentile, hanno provveduto a denunciare L.D., 28 anni, e L.C., 54 anni, per i reati di taglio abusivo e furto di legna. Nello specifico, si stavano accingendo a portare giù dalla montagna circa 750 chili di legname proveniente da alberi che prima avevano tagliato. Il tutto, come detto, senza autorizzazione: del fatto sono stati interessati anche i carabinieri forestali di Latina che, attraverso l'impiego di un geolocalizzatore, approfondiranno i controlli per vedere se il taglio è sconfinato anche in terreni demaniali e aree sotto protezione in quanto percorse negli anni precedenti dal fuoco. Il legname tagliato, alcune motoseghe, il carburante e altro materiale sono stati posti sotto sequestro in attesa che le indagini, ancora in corso, possano avere degli sviluppi. Il legname sequestrato, rivenduto al prezzo minimo di 10 euro al quintale, avrebbe potuto fruttare la cifra 750 euro.