"Sperlonga è ancora piegata dalla corruzione". Parole dure quelle del gruppo consiliare di opposizione, Sperlonga Cambia, a margine del sequestro della scuola in costruzione avvenuto questa mattina, con conseguente arresto di 2 persone e altre 5 iscritte nel registro degli indagati. L'attacco dei consiglieri è contro il sindaco Cusani e i suoi assessori, in special modo Stefano D'Arcangelo, che nei giorni scorsi annunciava la ripresa dei lavori dichiarando che la scuola era "fortemente voluta  e perseguita dalla Giunta Cusani" e che "consentirà di riunire l'insieme degli studenti di Sperlonga in un solo plesso scolastico in perfetta sicurezza e con servizi tecnologici modernissimi e in linea con le più recenti normative in tema di edilizia scolastica". 
"Oggi il nuovo polo in costruzione è stato sequestrato perché, secondo quanto affermato dalle Forze dell'Ordine, è stato realizzato senza costruire le fondamenta mentre il solaio sarebbe a rischio crollo a causa dell'utilizzo di materiali non idonei. A Sperlonga la corruzione e l'illegalità sono arrivate al punto di mettere a repentaglio la sicurezza dei bambini del nostro paese - si legge nel comunicato del gruppo - L'operazione condotta dai Carabinieri Nucleo Investigativo del comando provinciale di Latina e della compagnia di Terracina svela un quadro sempre più grave e allarmante. Gli stessi inquirenti parlano dell'indagine di oggi come di "una costola dell'inchiesta Tiberio", a dimostrazione di come il sistema di corruzione scoperto già nel gennaio del 2017, con la serie di arresti che portò in carcere anche il sindaco di Armando Cusani, non solo non ha mai smesso di operare, ma continua a fare danni nel nostro territorio, senza farsi il minimo scrupolo dei rischi e delle tragiche conseguenze del proprio agire. Corruzione, appalti truccati, mazzette e un legame perverso tra pubblica amministrazione e imprenditoria. Tolto il velo della Bandiera Blu è questa, purtroppo, l'immagine che emerge di Sperlonga.  Questo sequestro, l'ennesimo nel territorio del nostro paese, segna in modo ancora più profondo la storia della nostra comunità, minando la fiducia e la sicurezza dei cittadini e delle famiglie di Sperlonga.  Davanti a un episodio simile, che va ad aggravare una situazione già critica e anomala quale è quella di Sperlonga, lo Stato ha il dovere di far sentire la sua presenza. Non è più rinviabile un intervento fermo e deciso da parte delle Istituzioni a tutti i livelli di governo.  Ringraziamo la Magistratura e delle Forze dell'Ordine che si battono quotidianamente contro la corruzione diffusa del nostro territorio e per il loro costante impegno in favore della legalità, della giustizia e della sicurezza dei cittadini. Il nostro auspicio è che i tempi della giustizia siano quanto più possibile certi e rapidi. I cantieri edilizi da mesi sotto sequestro e i processi che impiegano anni per giungere a sentenza, sono tutti fattori che minano gravemente la fiducia dei cittadini nella giustizia e trascinano una situazione politica e amministrativa ormai al limite, impedendo l'avvio di percorso di ritorno alla legalità che a Sperlonga diventa ogni giorno più urgente".

i carabinieri del comando provinciale di latina, nelle prime ore della mattinata odierna, hanno proceduto al sequestro della nuova ala del polo scolastico denominato "sottotenente alfredo aspri" di sperlonga (lt), nonché della palestra del liceo scientifico "enrico fermi" di gaeta (lt).

nel corso degli approfondimenti susseguenti all'indagine "tiberio" (che il 16 gennaio 2017 aveva portato all'esecuzione di 10 misure cautelari per reati contro la pubblica amministrazione) il nucleo investigativo del comando provinciale e la compagnia di terracina hanno accertato che due imprenditori di formia (lt), ruggieri pietro 70enne, ed il figlio francesco, 38enne, avevano ottenuto l'appalto di ampliamento, messa a norma e adeguamento dell' "aspri" (circa 900.000 euro, tratti da fondi europei) non solo promettendo denaro all'allora responsabile dell'ufficio tecnico del comune di sperlonga (che era anche architetto presso il settore politiche della scuola, fabbricati ed energia dell'amministrazione provinciale, tratto in arresto nell'ambito dell'operazione "tiberio"), ma anche presentando un'offerta al ribasso fuori mercato. a questo punto, per ottenere un congruo risparmio, avevano eseguito numerose lavorazioni in difformità dal progetto e con l'impiego di materiali non previsti. gli stessi imprenditori avevano anche ottenuto dalla provincia, con gli analoghi metodi delittuosi, l'appalto per l'ampliamento e completamento della palestra del "fermi" (circa 290.000 euro).

i correi sono stati colpiti da ordinanza di custodia cautelare in carcere per corruzione, turbata libertà degli incanti, frode in pubbliche forniture e truffa, emessa dal g.i.p. presso il tribunale di latina su richiesta della locale procura. arrestati, sono stati associati alla casa circondariale di latina.

per l'esecuzione dei provvedimenti sono stati impiegati 20 carabinieri del comando provinciale.

di: La Redazione