«Il meccanismo della corruzione è sempre lo stesso». Un ribasso consistente e l'intervento del funzionario di turno. Ma stavolta, per quel che riguarda la scuola "Aspri" di Sperlonga, visto che l'estremo ribasso proposto dalla D.R. Costruzioni non consentiva di rientrarci coi costi, c'era la strada delle varianti e poi l'estremo risparmio. Anche se questo rischiava di mettere in pericolo la pubblica incolumità. Quella di chiunque si trovasse a frequentare la nuova scuola (ora sequestrata), alunni compresi.
È quanto emerge dall'inchiesta "Tiberio 2". Protagonisti della vicenda, per quel che riguarda l'appalto della scuola "Aspri", sono Pietro e Francesco Ruggieri, entrambi arrestati ieri, e Isidoro Masi, ex responsabile del settore Urbanistica del Comune di Sperlonga. Le accuse ipotizzate sono a vario titolo di corruzione, turbata libertà degli incanti e truffa.
Si parte con la promessa di una somma di denaro da parte di Pietro Ruggieri che Masi avrebbe accettato. Sarebbe finalizzata all'aggiudicazione dei lavori presso il polo scolastico dell'Aspri, «trattandosi - scrive il gip Cario - dell'unica gara che il Masi stava trattando in quel periodo nella quale era coinvolta la DR Costruzioni». Secondo il giudice, l'accordo corruttivo tra i due emerge in modo «molto chiaro». «Non solo il Masi accetta la promessa, ma anzi è lui stesso a battere cassa». In fase di gara, la DR Costruzioni si aggiudica l'appalto. Lo fa con un ribasso consistente e con una riduzione notevole dei tempi di lavorazione: il ribasso economico è di circa il 20%, quello temporale del 50% circa. Un'offerta anomala. Lo palesano alcuni addetti ai lavori in una conversazione intercettata del 22 gennaio 2016: «Lui - l'imprenditore, ndr - dice che ci mette 5 secondi un operaio... se è specializzato, 5 secondi il qualificato e 10 secondi il comune... per ogni metro cubo. Mo è vero che un metro cubo lo butti giù velocemente, ma 5 secondi sono pochi... ma sai quante stronzate ha scritto questo». E qui subentra il funzionario. Minimizza la questione e dice che non occorre fare un «processo all'intenzione». «Non chiediamo a questo le prove, che questo cantiere che lui ha fatto - così in un'altra conversazione intercettata - lo ha fatto così in poco tempo».
L'accordo corruttivo, come ricostruito dall'accusa, era grossomodo questo: l'imprenditore si aggiudica i lavori esponendosi con costi elevati di personale e manodopera. L'aggiudicazione non è vantaggiosa. A quel punto l'intervento del funzionario pubblico per farlo recuperare con una serie di varianti capaci di far aumentare gli utili. L'aspetto singolare è uno: pare fosse il privato a prevedere una variante, come se fosse una sua competenza o non del pubblico. Ruggieri, intercettato, parlando con un imprenditore al quale espone delle difficoltà, afferma: «(...) perché poi stavo approntando pure... una perizia di variante...».
Le difficoltà cui si fa riferimento derivano da un "inghippo" per gli indagati imprevedibile. È gennaio 2017 e il funzionario Isidoro Masi viene arrestato nell'ambito dell'indagine "Tiberio", della quale l'operazione di ieri costituisce uno stralcio. I costi delle opere superano l'importo del ribasso «a prezzi stracciati che - scrive il gip con riferimento all'imprenditore - ha offerto al solo fine di aggiudicarsi i lavori». «Di quanto usciamo fuori?». È la domanda che Pietro Ruggieri rivolge al contabile, che risponde: «Siamo fuori 130, 129mila euro». Il frutto di «un'offerta temeraria». «Quel computo iniziale ammonta poi, secondo calcoli ulteriori, a 380mila euro di costi non coperti come dice lo stesso imprenditore Ruggieri» al Rup nominato dopo l'arresto di Masi.
Come intervenire a quel punto? Risparmiando. Anche se ne va della sicurezza. «Un risparmio di spesa gravissimo» lo definisce il gip. «E ciò - aggiunge - con spregio per l'esecuzione a regola delle opere, consapevoli dei pericoli per l'incolumità pubblica trattandosi di edificio destinato a scuola».
Cronaca
Operazione Tiberio 2 a Sperlonga, lavori al risparmio per il ribasso esagerato
Sperlonga - L'idea delle varianti in corso d'opera naufraga dopo gli arresti di gennaio 2017, poi l'idea del risparmio sui lavori