Il Tribunale del Riesame ha scarcerato Pietro Ruggieri, indagato nell'ambito dell'operazione "Tiberio 2". I giudici capitolini, pronunciandosi sul ricorso presentato dall'avvocato Pasquale Cardillo Cupo, difensore di fiducia dell'indagato, hanno sostituito la misura cautelare in carcere con quella degli arresti domiciliari. Nella camera di consiglio, la difesa ha presentato anche delle memorie con ulteriore documentazione relativa alle fondamenta della nuova ala della scuola "Aspri" e al solaio. Inesistenti, a detta del difensore di Ruggieri, le eccezionali esigenze cautelari che giustificavano l'estrema misura restrittiva. «Paradossale - ha concluso il difensore - aver letto che potesse crollare una scuola capace di generare valori massimi di tenuta e resistenza». Il Comune di Sperlonga, che nei giorni scorsi ha dato mandato a un avvocato per costituirsi parte civile nell'eventuale processo e che ha più volte sottolineato la necessità di fare chiarezza su quanto accaduto e soprattutto sulla sicurezza della nuova ala della scuola "Aspri", ha provveduto a inviare la documentazione in proprio possesso anche al ministero dell'Istruzione. Il ministro Bussetti, a seguito dell'operazione "Tiberio 2", era intervenuto preannunciando la costituzione di parte civile del Miur nell'eventuale processo e comunicando un avvio delle procedure per valutare un'eventuale revoca del finanziamento. «Abbiamo già consegnato e trasmesso via PEC - scrive l'assessore D'Arcangelo sui social - i fascicoli completi dei lavori della Scuola di Sperlonga in costruzione con i relativi certificati di collaudo e sismico sia Al Ministro dell'Istruzione che alla Regione Lazio. Inoltre abbiamo conferito, con Delibera di Giunta, apposito incarico legale a tutela degli interessi sociali dei cittadini e della buona immagine del Comune di Sperlonga, in quanto parte lesa nella vicenda giudiziaria».