Arriva, purtroppo, anche a Nettuno la truffa del falso incidente che ha per vittime le persone anziane. A cadere nel tranello è stata una donna di 86 anni, chiamata mercoledì intorno alle 11 sul suo telefono fisso. Un uomo le ha detto che suo figlio aveva avuto un brutto incidente e che la sua automobile non era assicurata e che sarebbe incorso a pesanti ripercussioni. Il malvivente al telefono ha convinto la donna dicendogli che era stato proprio il figlio a chiamarla e di «andare da lei che i soldi li ha». Alla porta della anziana si sono presentati due uomini, vestiti con abiti eleganti e dall'aspetto ben curato. Con fare gentile si sono fatti aprire la porta. Una volta all'interno hanno iniziato ad interloquire con la signora e a distrarla. Nel frattempo con uno escamotage hanno tenuto occupato il telefono così che fosse inutilizzabile dalla donna nel caso avesse voluto chiamare il figlio. Alla fine si sono fatti consegnare i soldi, circa 900 euro, ed hanno arraffato quello che potevano in casa mentre la donna non guardava. Alle 12, in meno di 45 minuti, i due truffatori hanno preso tutto e sono scomparsi. Appena si è ripresa dalla paura l'anziana donna ha cercato il figlio e si è accorta della truffa. Sul posto, in brevissimo è sopraggiunta una volante del Commissariato di Polizia di Anzio. Gli agenti hanno cercato invano i due truffatori, hanno fatto visionare all'anziana donna delle immagini per vedere se riconosceva qualcuno e hanno chiesto l'intervento della Polizia scientifica, per verificare se i due malviventi hanno lasciato tracce in casa utili a portare alla loro identificazione. Le indagini sono in corso. Mentre l'anziana donna ancora impaurita si riprende è importante mettere in guardia tutti i cittadini dalla presenza di questi truffatori che girano in zona.

Il mese scorso a Roma si era verificato un caso simile. A chiamare una anziana di 78 anni fu un finto avvocato che cercò di sfilargli 4800 euro per evitare un fantomatico arresto del figlio a seguito di un sinistro stradale. La donna, però, aveva seguito in parrocchia dei corsi tenuti dai Carabinieri su come difendersi da questo tipo di truffe ed ha allertato immediatamente i militari dell'Arma e chiamato il figlio per verificare le sue condizioni.