Hanno negato le accuse Manuel e Marco Ranieri, indagati nell'inchiesta della Squadra Mobile e dei carabinieri della Compagnia di Latina per le rapine e la detenzione di armi che ieri ha portato all'arresto di sette persone tra cui anche due donne. L'audizione si è svolta questa mattina  nel carcere di Civitavecchia davanti al gip Paola Petti che ha inviato poi gli atti al Tribunale di Latina competente per territorio. I due indagati, difesi dagli avvocati Vitelli, Righi e Perotti, hanno respinto le accuse contestate nel provvedimento restrittivo firmato dal gip Campoli su richiesta del pubblico ministero Valerio De Luca. Sono sette le rapine contestate a vario titolo agli indagati tra cui quelle in alcune sale slot del capoluogo e poi anche ad un ristoratore di Nettuno. Lunedì e poi martedì gli interrogatori andranno avanti. Tra le accuse contestate anche un episodio estorsivo di una casa popolare di Latina, il proprietario che era stato in carcere, una volta uscito nel 2017 aveva trovato l'alloggio occupato ed è in quella circostanza che secondo quanto raccolto dagli investigatori Ranieri ha minacciato l'uomo. "Andiamo all'Ater e fai intesare la casa a mia figlia!" dice al telefono Marco Ranieri all'uomo.