Ora, per fare più luce possibile sul delitto di via Ardeatina, si attendono l'interrogatorio di garanzia dell'omicida davanti al giudice per le indagini preliminari, l'autopsia sul corpo della ragazza e le risultanze dei rilievi e degli esami effettuati dalla Polizia scientifica sul luogo della tragedia. Ma saranno soprattutto le parole del 36enne di origine romene, Costel Sbirciog, a poter chiarire il motivo che lo ha portato a sparare alla ex fidanzata, la 23enne connazionale Maria Augustin Rusu. Anche se tutto lascia intendere che a scatenare la furia omicida dell'uomo (avrebbe sparato almeno 5 colpi da una Beretta calibro 98) sia stato solo il rifiuto della ragazza a riprendere quella storia d'amore ormai finita. L'uomo, venerdì sera, aveva telefonato alla ragazza per ottenere un incontro chiarificatore. Una volta ritrovatisi a faccia a faccia, la 23enne deve aver ribadito l'intenzione di non proseguire una storia per lei finita e l'uomo, di fronte al rifiuto definitivo della ragazza, deve avere iniziato ad alterarsi e la discussione a degenerare in vera e propria lite. E qui, nella mano dell'uomo, è spuntata quella pistola (che risulterà in seguito detenuta illegalmente dal 36enne) che ha sparato una serie di colpi in successione non dando scampo alla 23enne. L'uomo, compiuto il delitto, ha prima gettato la pistola in un canale lì vicino e poi, forse una volta realizzato quanto aveva fatto, ha preso il telefono e chiamato il 112 per confessare l'omicidio.