Dopo tanta gloria, un altro capitolo buio per il baseball a Nettuno. Il Tribunale di Velletri ha dichiarato il fallimento della Nuova Bc Città di Nettuno. La società, affiliata alla Fibs con matricola 12230, è quella che lo scorso anno ha raggiunto i playoff scudetto. Il presidente era Federico Fortini.

La storia
Il Città di Nettuno è una società nata nel 2011. È uno dei tanti momenti di "transizione", con la società che viene amministrata da Tonino Maiozzi e da altri tre soci. La crisi che colpisce il baseball nettunese dopo l'addio dello storico sponsor Danesi Caffè non si lenisce e nel 2014 la squadra rischia seriamente di non terminare il campionato. È qui che interviene Piero Fortini come sostegno economico che avrebbe dovuto far arrivare un grosso sponsor. Poi la società viene rilevata dal nipote, ma di fatto lui risulta di fatto il principale (se non unico) finanziatore, e da lui passa gran parte della gestione amministrativa e sportiva. È il 24 luglio 2014 quando i soci del Nuova Baseball Club Città di Nettuno e i soci che fanno riferimento a Fortini si ritrovano nello studio del notaio Giuseppe Bruno. Qui Federico Fortini e Rodolfo Zecchini rilevano le quote della società di Tonino Maiozzi, Antonio Parrucini e Giuseppe Barraco. In totale la transazione costa 10mila euro, con Federico Fortini che ha in possesso quote per 9.900 euro e Rodolfo Zecchini per 100 euro. Inizia così l'era Fortini che permette alla squadra di salvarsi, partire per l'Olanda per disputare la Coppa Campioni e terminare la stagione.

L'altra "battaglia"
Parallelamente inizia un'altra "partita", quella del riconoscimento dei titoli sportivi dello "storico" Nettuno. La querelle per capire a chi appartenessero o meno i titoli sportivi del Nettuno Baseball dura tre anni. È il 12 aprile 2017 quando Piero Fortini rende nota una lettera della Fibs in cui si attesta che i diritti sportivi e l'anzianità di affiliazione del Nettuno Baseball srl erano stati trasferiti al Città di Nettuno. «Nel 2014 ho rilevato tutta la società acquisendo le quote di Antonino Maiozzi, Antonio Paruccini e Giuseppe Barraco - spiegò allora Piero Fortini in una conferenza stampa -: i titoli vinti nella storia dal Nettuno appartengono a questa società, ma non solo. Appartengono alla città, ai giocatori, a chi ha creato il Nettuno e non a chi adesso vuole far credere che siano i suoi». Ora la città si chiede: quei trofei e quella storia che fine faranno? Falliranno insieme al Città di Nettuno?

La posizione del Nettuno Bc 1945

A commentare la notizia del fallimento del Città di Nettuno è il direttivo del Nettuno Bc 1945. Questa società è nata, e si è affiliata alla Fibs con matricola 12245, nel 2017. Il presidente è Piero Fortini e soci sono Fabio Bonifazi, Paolo Bernardi e Leonardo Mazzanti, anche loro attivi nel Città di Nettuno. «Il direttivo del Nettuno Bc 1945 - scrivono - tranquillizzare tutti i tifosi del Nettuno in merito alla situazione del fallimento della società "Città di Nettuno". Solo i più sbadati e quelli che fanno sciacallaggio sui Social network non si sono accorti che in questo 2018 sia la campagna abbonamenti che le nostre pagine ufficiali sono state intestate al Nettuno BC 1945 che è da molti mesi il nostro passato, il nostro presente e sarà il nostro futuro. In Serie A1 il Nettuno ci sarà e faremo in modo di esserci da grandi protagonisti». Il direttivo non spiega come il Nettuno Bc 1945 potrà fare la A1. Per essere ripescati in massima serie bisogna aver partecipato a un campionato federale. Questa nuova società ha svolto attività che svolgeva il Città di Nettuno. Ma il Città di Nettuno non può affiliarsi alla Fibs, a meno che non lo faccia il curatore fallimentare, e non affiliandosi non può rinunciare al suo titolo "chiedendo" che sia ceduto a una società, come fece ad esempio nel 2015 il Nettuno2 con il Nettuno Baseball City. Il Nettuno Bc 1945 potrebbe dunque fare una fusione con una società, l'unica praticabile sarebbe il Latina che però ha partecipato al campionato di serie B e farebbe slittare in coda la squadra nettunese nella lista delle squadre ripescabili. Infine un'altra squadra di A1 che rinuncia dovrebbe chiedere di cedere il posto al Nettuno.

Il "no" di Latina

«Il Nettuno BC 1945 è da molti mesi il nostro passato, è il nostro presente e sarà il nostro futuro. In Serie A1 il Nettuno ci sarà e faremo in modo di esserci da grandi protagonisti». Questo, come detto poco sopra, era stato il commento della nuova società alla notizia del fallimento della squadra che lo scorso anno ha raggiunto i playoff scudetto. La nuova società, affiliata alla FIBS dal 2017 senza che però abbia partecipato a campionati federali, non ha spiegato come potrà chiedere di essere ammessa al campionato di Serie A1. Si è aperto quindi il campo delle ipotesi. Tra queste c'era la fusione con il Latina Baseball, squadra militante in serie B. Latina ha una collaborazione con l'Academy of Nettuno, società partner del Città di Nettuno lo scorso anno, e riconducibile a Leonardo Mazzanti, dirigente sia del Città di Nettuno che del nuovo Nettuno Bc 1945. Seppure in coda nelle lista dei ripescaggi, con questa fusione la squadra nettunese avrebbe potuto chiedere di essere ammessa in A1. A stroncare sul nascere questa ipotesi è il presidente del Latina Baseball Mauro Bruno, che ha commentato: «Non cancelleremo la nostra storia e ripartiremo da dove abbiamo lasciato: la serie B. Non ho avuto contatti in tal senso e neanche mi interessa averli - aggiunge Bruno - perché siamo consapevoli che dobbiamo sviluppare un progetto sportivo fondato sulla città di Latina e ripercorrere le gloriose attività del Latina BC anni ‘80 per ambire a successi futuri. Il nostro primario impegno sono i giovani e l'attività scolastica dove stiamo investendo tanto. Per il futuro senior torneremo a disputare il nostro campionato di Serie B forti del terzo posto e promozione sfiorata. Andremo avanti come abbiamo fatto con le collaborazioni con le altre società».