Sarà fissata nelle prossime ore l'udienza davanti al Tribunale del Riesame di Roma per valutare i ricorsi, che ora salgono a tre, da parte dei presunti autori dell'omicidio pluriaggravato di Desiree Mariottini, la 16enne di Cisterna trovata senza vita in un sito dismesso di San Lorenzo a Roma. Oltre ai due immigrati senegalesi Brian Minteh e Mamadou Gara, anche il nigeriano Alinno Chima ha chiesto di essere scarcerato. Il quarto immigrato arrestato a Foggia dove era fuggito e trovato in possesso di 11 chili di droga invece, deve ancora essere ascoltato per l'accusa rivolta dalla Procura di Roma, resta rinchiuso al momento solo per il reato di possesso di droghe essendo stato colto in flagranza. I quattro, che risultano essere immigrati irregolari, avrebbero violentato la giovane cisternese approfittando del suo stato di incoscienza a seguito dell'assunzione di un mix di metadone, farmaci e alcol. Mix che oltre che renderla inerme e alla mercé degli stupratori, col passare delle ore ne avrebbe causato il decesso. Ore di agonia in cui la povera 16enne non sarebbe stata soccorsa praticamente da nessuno nonostante, secondo le testimonianze, almeno 8-10 persone, le sarebbero gravitate intorno.