Il Tribunale del Riesame di Roma si è riservato sulla decisione in merito al ricorso di Mamadou Gara, il terzo immigrato africano arrestato a Roma con le accuse di omicidio volontario pluriaggravato, violenza sessuale di gruppo e cessione di stupefacenti. Serviranno alcune ore prima che arrivi la decisione, ma è probabile che possa essere simile a quella presa 24 ore prima per gli altri due arrestati, Brian Minteh e Chima Alinno per cui è stata confermata la detenzione in carcere, ma sono cadute le accuse di omicidio volontario e stupro di gruppo.
Intanto a Foggia il quarto arrestato, Yusif Salia, ha ammesso al Gip di aver avuto il rapporto sessuale (in molti lo avevano indicato agli inquirenti come colui che aveva portato la ragazzina nel tugurio e ci aveva fatto sesso), ma avrebbe sostenuto che si trattava di un rapporto consensuale negando qualsiasi coinvolgimento nella morte di Desirée.
"Non ero lì la notte della morte di Desirèe" avrebbe invece affermato l'unico italiano finito in manette per questa tragica vicenda, Marco Mancini, interrogato dal Gip di Roma, Maria Paola Tomaselli che ne ha convalidato il fermo emettendo una misura cautelare in carcere. In questo caso però, sarebbe caduta l'accusa di cessione di stupefacenti a minore, forse i medicinali sarebbero stati ceduti a qualcuno degli immigrati africani e solo in un secondo momento dati a Desy.
Cronaca
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Cisterna di Latina - A Foggia intanto il quarto arrestato ammette il rapporto sessuale consensuale con la 16 ma nega ogni coinvolgimento con la sua morte