Sono due le associazioni per delinquere che la Procura contesta nell'inchiesta Olimpia. Ieri in aula il pubblico ministero Giuseppe Miliano, titolare dell'inchiesta  ha tirato le somme e nel suo intervento conclusivo ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti e 35 gli imputati.
Nonostante la decisione del Tribunale del Riesame, l'impianto accusatorio tiene e non è stato intaccato sotto il profilo del vincolo relativo alle due associazioni per delinquere contestate in fase di indagini preliminari: quella riguardante i rapporti tra la vecchia amministrazione comunale e il Latina Calcio e anche quella sul fronte dei piani urbanistici.  L'incipit del magistrato inquirente è stato questo in aula davanti al giudice per l'udienza preliminare Giorgia Castriota, agli avvocati del collegio difensivo e in poco più di un'ora ha ricostruito e riscritto i fatti, partendo dagli accertamenti sulla piscina comunale di via dei Mille, spostandosi poi alle indagini sullo Stadio Domenico Francioni fino al Comune di Latina. E' stato un percorso investigativo preciso, lineare che ha portato a tracciare la rotta anche del sistema dell'urbanistica e dei piani arrivando a sottolineare come ci siano state delle evidenti forzature negli appalti, un ragionamento che ha portato il pm a ribadire che c'era un piano criminale come è emerso dalle indagini condotte dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina. In aula si torna il 21 dicembre per gli interventi del collegio difensivo, la sentenza è prevista per la fine di marzo.