Decine di migliaia di chilometri percorsi prima via mare - con una nave - e poi via terra - con un'auto. Infine, lo stop al viaggio fra Aprilia e Nettuno, con il sequestro degli 82 chili di cocaina presumibilmente destinati a foraggiare il mercato delle province di Roma e Latina in vista delle festività natalizie.
È questo il viaggio compiuto dalla droga nelle ultime settimane, prima che i poliziotti del commissariato di Anzio e della Squadra mobile di Roma la intercettassero e la recuperassero all'interno della base di una tenda issata e saldata sulla Land Rover Defender guidata dal corriere nettunese finito in carcere a Velletri.
Un'operazione, quella della polizia, che ha di fatto bloccato un giro d'affari multimilionario.
Se, infatti, da un lato c'è il valore commerciale della droga all'acquisto - ossia quattro milioni e mezzo di euro -, dall'altro c'è il presumibile incasso che lo stupefacente avrebbe fruttato a chi l'avrebbe venduto attraverso le reti di spaccio. Stiamo parlando di almeno 13 milioni di euro: una cifra da capogiro, che di fatto avrebbe alimentato un giro d'affari chiaramente illegale, fonte di reddito per le organizzazioni criminali.
La droga, vale la pena sottolinearlo, era partita dall'Argentina, in special modo dal porto di Zarate, città della provincia di Buenos Aires che si affaccia sul rio Paraná. Qui, già stipata all'interno della base della tenda da campeggio issata sull'auto e praticamente impossibile da intercettare con il semplice ausilio dei cani antidroga, è stata portata sulla nave da cargo "Grande Argentina" quasi un mese fa, con l'imbarcazione che ha attraversato gran parte dell'Oceano Atlantico per attraccare nel porto di Anversa, in Belgio. Da qui, una volta scesa a terra, l'auto è stata prelevata il 22 novembre scorso e ha iniziato a percorrere l'itinerario verso l'Italia. Infine, l'arrivo a Roma, Aprilia e Nettuno, luogo dove la vettura è stata fermata e il carico di droga scoperto e sequestrato.