I carabinieri della Stazione di Roma - Vila Bonelli, nella giornata di ieri (7 dicembre 2018), hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, rintracciando due persone fra la Capitale e Velletri.

In particolare, la decisione del gip di Roma - su richiesta della locale Procura della Repubblica - ha preso le mosse nell'ambito dell'operazione "Pressing", che ha consentito di rintracciare e arrestare due rapinatori, entrambi romani, ritenuti i presunti responsabili, tra il gennaio e il febbraio del 2018, di diversi "colpi" ai danni di esercizi commerciali, tra cui farmacie del quartiere Magliana e Portuense, nonché di un ufficio postale della Garbatella.

Tutto ha origine del fermo di indiziato di delitto di uno dei due rapinatori, eseguito dai carabinieri il primo febbraio scorso. In quel caso, furono trovati "elementi probanti - spiegano dall'Arma - atti a dimostrare il coinvolgimento dell'indagato nella rapina perpetrata, il precedente 4 gennaio, in un supermercato della Magliana. Le successive indagini hanno consentito di rinvenire in un'abitazione, concessa in uso all'indagato da una paersona già nota alle forze dell'ordine della Magliana, una pistola a salve, il casco e alcuni indumenti riconducibili ai reati contestati. Dalla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza di un altro esercizio commerciale oggetto di furto, si riusciva poi ad attribuire al fermato la responsabilità dell'evento delittuoso".

Subito dopo è stato individuato il complice attraverso l'analisi del telefono cellulare appartenente al primo indagato, "dal quale veniva estrapolata, e messa sotto controllo, un'utenza la cui posizione veniva riscontrata nella Capitale per la durata di quattro giorni ogni due settimane, coincidenza che diveniva decisiva poiché si trovava in aree compatibili con i luoghi delle rapine e nelle fasce orarie in cui esse venivano perpetrate. Il complice, infatti - hanno aggiunto dall'Arma -, sottoposto al regime di arresti domiciliari in Nola e approfittando del beneficio di un permesso di quattro giorni ogni due settimane per recarsi nella casa familiare di Roma, si rendeva responsabile delle rapine".

Chiaramente, gli elementi raccolti nel corso delle indagini durate circa tre mesi hanno consentito di delineare il modus operandi, secondo il quale i malviventi, con volto travisato da caschi e occhiali da sole, minacciando gli impiegati degli esercizi commerciali, nonché dell'ufficio postale della Garbatella, si sono impossessati del denaro custodito nella casse dandosi poi alla fuga a bordo di scooter risultati rubati.